Il benessere nella visione olistica

Quanti di noi si trovano in una condizione di cosiddetto “benessere materiale”, senza particolari patologie, ma costantemente oppressi da un devastante senso di vuoto interiore, trascinandosi di qua e di là, malsopportando il prossimo, maledicendo il proprio lavoro e desiderando che lo strazio di ogni giornata finisca prima possibile?
Solo andando oltre la concezione dell’essere umano fatto solo di tessuti, organi e apparati e regolato soltanto dalle leggi della biochimica, possiamo comprendere quali sono i bisogni delle persone e come aiutarle a partire da questa condizione si svuotamento, sempre più diffusa.

I nuovi bisogni: non solo sopravvivenza

Spesso in noi albergano due sentimenti contradditori: da una parte siamo sempre di corsa, dall’altra vorremmo sentirci liberi di fare quello che davvero desideriamo per essere quello che sentiamo di essere. 
Ma poi, nei fatti, raramente riusciamo a prenderci un momento per noi.
E questo perché?
perché spesso anteponiamo ai nostri bisogni i nostri doveri (nei confronti della famiglia, del lavoro, del conto in banca).
Alcuni confondono libertà con “irresponsabilità” e sono tentati di buttare tutto alle ortiche … ma le conseguenze non tarderebbero ad arrivare!
Molti cercano di tirare avanti ma con la sensazione che la vita perda ogni giorno un pezzo del suo significato…
Quindi come realizzare noi stessi in questo nostro Occidente così ricco dal punto di vista materiale ma che ci fa sentire così poveri interiormente?
Forse il nostro vero bisogno non è correre tutto il giorno allontanandoci dai nostri sogni…
… forse è ritrovare noi stessi e vivere la vita adatta a noi.
Dobbiamo recuperare il senso della vita intesa come un insieme di componenti che devono essere il più possibile in armonia: questo è il benessere nella visione olistica. Ma per farlo dobbiamo collegarci al centro di questo sistema, ossia noi stessi.  
Bisogno n. 1: gestire lo stress.
Siamo bombardati da mille informazioni (tra mail, messaggi e chat) che spesso non possiamo trascurare. A volte l’accumulo delle tensioni, a fine giornata ci impedisce di notare gli aspetti positivi di quanto abbiamo fatto, per non parlare della soddisfazione per gli eventuali risultati raggiunti.
Tendiamo a nutrirci in modo affrettato e spesso consumando cibi non sani…e alla sera ci risulta difficile prendere sonno.
I troppi impegni riducono sensibilmente il famoso tempo di qualità che potremmo dedicare ai nostri cari, e agli amici e al nostro svago e rigenerazione.
Nel tempo queste dinamiche possono sfociare nello stress cronico, una condizione che può avere ripercussioni sul nostro equilibrio, sul senso di benessere, in una parola sulla nostra felicità. A questo possono servire le tecniche di visualizzazione creativa e di respirazione consapevole.
E il ruolo dell’ambiente in cui viviamo non è secondario: la casa dovrebbe essere il luogo in cui ritrovare il nostro rifugio dalla durezza e, a volte, dall’insensatezza del mondo.
Le energie del luogo in cui viviamo devono costituire un insieme armonico, equilibrato e in grado di nutrirci anche dal punto di vista sottile. Molte persone cominciano a sentire l’importanza di abitare nel proprio tempio, e da qui la necessità di comprendere e correggere eventuali problemi nell’assetto energetico della casa. 
Bisogno n. 2: migliorare la fiducia in noi stessi e scegliere in base alle nostre vere priorità.
Molti fra quelli che giungono a un punto fermo nella vita capiscono che le soluzioni dei problemi sono all’interno e non all’esterno di sé, e sentono il bisogno di ritrovare se stessi per ripartire. I nostri talenti, qualità e potenzialità creative sono l’unica base solida sulla quale possiamo costruire un cambiamento: la bussola per orientarci nelle scelte, che non possiamo riconoscere e poi utilizzare se non disponiamo di una mente lucida e al nostro servizio, una condizione che possiamo ottenere con la meditazione.
Se siamo sintonizzati su noi stessi possiamo decidere ogni giorno che cosa cercare, accogliere e trattenere.
Bisogno n. 3: ricavare tempo per noi stessi e per gli altri migliorando la qualità delle nostre relazioni.
Quanto ci piacerebbe passare più tempo all’aperto, coltivando un hobby o praticando uno sport che ci permetta di drenare lo stress e vivere meglio e più a lungo, aumentando la nostra resistenza e il livello di salute? Sarebbe bello poterci migliorare dal punto di vista personale e professionale, magari imparando ad usare una nuova tecnologia o apprendendo una lingua straniera!
O, semplicemente, per migliorare il nostro stare con noi stessi e, con questo, manifestarci agli altri in nome di ciò che ci rende unici, costruendo valore e cercando di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato?
Bisogno n. 4: acquisire chiarezza sui propri obiettivi di vita e saper sviluppare forza interiore, volontà, e costanza, per poterli raggiungere.
Rifletti su questa massima, tutt’altro che banale:
“Lo scopo della vita è avere una vita che abbia uno scopo”
Tra routine pressante, mancanza di tempo e stress spesso non riusciamo neanche a chiederci: “come sto?” “Quello che faccio mi va bene?” “dove mi sta portando la mia vita?” “La fatica che faccio mi porta alla mia realizzazione o mi garantisce soltanto la mera sussistenza?” e ancora: “Sto vivendo la vita che desidero o quella che gli altri si aspettano da me?
Sono domande importanti, addirittura essenziali per definire il senso del nostro percorso, e per correggerlo, se necessario.
Poter contare su una mente più ordinata, limpida e forte (in quanto meno oppressa da condizionamenti), acquisire chiarezza di visione a medio e a lungo termine, sviluppare la volontà, saper operare in modalità creativa e interagire empaticamente con gli altri, ci permette di costruire una vita all’insegna del massimo delle nostre potenzialità e un quadro di benessere globale, ossia su tutti i piani.
Bisogno n. 5: accedere alla propria fonte di armonia, saggezza e forza interiore, per affrontare meglio i momenti di difficoltà
Spesso, nella nostra lotta quotidiana, ci sentiamo soli. Dopo anni di assuefazione al flusso degli eventi andiamo facilmente in crisi quando la vita ci mette alla prova: un problema di salute, nostro figlio che richiede più attenzioni, o difficoltà sul lavoro.
E come ci comportiamo allora di fronte a un licenziamento, alla nostra separazione o alla morte improvvisa di una persona cara? A cosa ci appigliamo?
La capacità di ascoltare la nostra interiorità, e poter contare anche su un nostro set di valori e di principi, può fare la differenza proprio nei momenti difficili della vita.
In una espressione sola: costruire una vita all’insegna del benessere globale, ossia su tutti i piani.
Il benessere nella visione olistica è l’ambito in cui opera la figura dell’operatore regolamentata dalla legge 4/2013: clicca qui, per accedere alla pagina l’operatore olistico per saperne di più.

Per approfondire

La visione olistica
Che cosa signfica “olistico”
L’operatore olistico
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