Che cos’è l’alchimia e come ci può riguardare?

Che cos’è l’alchimia

E’ una dottrina, la cui origine si perde nella proverbiale notte dei tempi, che mira a descrivere i processi di trasformazione dell’essere umano, tramite complesse e spesso volutamente) oscure metafore e simboli criptici.
In questo post ti spiegherò che questa dottrina non è il vaneggiare di qualche strano personaggio o un guazzabuglio di astratte filosofie. L’alchimia interiore tratta di un preciso percorso iniziatico, che trasforma “da dentro” coloro che si incamminano per questa Via.
Il termine “Alchimia”, secondo alcune fonti, deriverebbe da Al Chemi, ossia la terra nera, alludendo al fango scuro che il Nilo, esondando, depositava sulle proprie rive. Quindi un nero che è anche fecondo di vita nuova, un principio di rigenerazione.
Ma di che cosa stiamo parlando?

L’alchimia non è solo teorica: nigredo, albedo, rubedo

La possibilità della rigenerazione può entrare a far parte della nostra quotidianità, ad esempio quando ci sembra di aver perso qualcosa di importante: la salute, a causa di una malattia seria, la posizione di lavoratore, per un licenziamento, o il livello socioeconomico, a causa della promozione mancata, la sicurezza affettiva, perché il partner ci tradisce e si mette con un’altra persona…

 

Questo nero che irrompe nella nostra vita ci ricorda la prima fase alchemica descritta dalla tradizione, la nigredo, in cui si opera la dissoluzione, la destrutturazione e lo smembramento di quello che ritenevamo fondante. Viene descritta con espressioni molto colorite (putrefazione), e spesso associata simbolicamente alla figura del corvo.
Nella nostra vita, dopo un debito periodo di putrefazione, scopriamo che da quelle ceneri può nascere un nuovo “se stessi”.
Dopo la putrefazione si ha la rinascita. Nella seconda fase, l’Albedo, o Opera al Bianco, si sintetizzano i vari principi che emergono e nasce così la costruzione di un centro dal quale vengono condotte le successive operazioni. In termini pratici, l’iniziato non si identifica più nelle proprie sensazioni, emozioni o pensieri: ridiventa il padrone in casa sua.
In questa fase corre però un grande rischio: quello di fermarsi pensando di aver raggiunto il top. In realtà occorre portare l’Opera a una livello superiore. L’ego deve essere trasceso: l’Opera stessa deve diventare strumento ulteriori finalità.

 

L’alchimia ci riguarda tutti: dall’Opera al Bianco all’Opera al rosso
Per costruire occorre prima far posto (nigredo), e una volta costruito (albedo) si deve avere la certezza che il risultato va al di là di ciò che abbiamo costruito (rubedo).
Quindi, se ti stai chiedendo a cosa serve un percorso alchemico, io direi: per creare valore.
Il vero valore di ogni nostra conquista è nella sua natura di strumento ulteriore.

 

Photo by Court Prather on Unsplash

Cosa significa? Faccio anche qui degli esempi.
Se compro una casa essa non può essere considerata fine a se stessa, l’obiettivo finale del processo che mi ha portato ad acquistarla;  dovrà esser strumento e non scopo, ad esempio costituendo il contenitore in cui far crescere i miei figli, oppure un luogo di incontro e di scambio tra le persone, e non un semplice oggetto per mostrare il proprio (presunto) status economico
Dal punto di vista interiore, l’iniziato, una volta divenuto tale, può essere il punto di riferimento vivente di altri adepti.

A cosa serve l’alchimia: operare un cambiamento senza sbagliare

Il sapere alchemico ci indica il metodo, collaudato dai Maestri della tradizione, che garantisce una trasformazione reale.
Nella terza fase dell’Opera, la Rubedo, o Opera al Rosso, l’alchimista scopre di essere diventato uno strumento nelle mani dell’universo che opera attraverso di lui.
Sgravato dal fardello dei metalli pesanti, può ora indurre la liberazione nei suoi fratelli.

 

From a photo by Simon Greenwood on Unsplash

Cito un autore da me considerato tra i massimi esponenti dell’alchimia:
Il colore rosso-lacca di questo leone volante (…) dimostra che la rubrificazione è ora compiuta senza alcuna stortura o difformità, che essa è come quel leone, che divora ogni pura Natura Metallica e la muta della sua vera Sostanza, nel verace e puro Oro, più fine di quello delle migliori Miniere” (Nicholas Flamel, Il Libro delle Figure geroglifiche)

Meditazione e yoga come vie per un’alchimia interiore

 

Nel percorso che Sara Alì del centro Energy flow ed io stiamo per cominciare, la Via di ritorno ricalcheremo la sequenza delle tre fasi alchemiche per stabilire, o portare avanti, dal punto di vista interiore, le tre fasi dell’Opera alchemica, con strumenti operativi che lavoreranno soprattutto attraverso il corpo. Lo yoga ci permetterà di eseguire movimenti psicocorporei (= del corpo-mente) che aiuteranno a separare, fluidificare, e riunire le componenti della nostra energia. Con la meditazione potremo distillare i principi per porre le basi sperimentando l’entusiasmante viaggio della nostra coscienza umana che “ritorna a casa”, verso il punto di origine.
Ecco a che cosa serve l’alchimia…
Quindi … un buon augurio, non solo ai nostri partecipanti, ma a tutti coloro che leggono, di compiere la loro Grande Opera già in vita!

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