Tante belle novità sono in arrivo per te… Ecco come puoi preparare loro il posto.

In questa primavera (un po’ freschina) anche a te viene voglia di fare un po’ di pulizia, svuotando armadi e cassetti da ciò che non è più necessario?
In questo post ti descrivo una tecnica potente completando le informazioni nel post Più cose possiedi, più sei posseduto. Vuoi liberarti da ciò che ti blocca?
Uno studio pubblicato qualche anno fa ha appurato che il nostro cervello, per poter fare spazio a nuove informazioni, dimentica ciò che “considera” meno importante. E se anche noi prendessimo spunto dal nostro meraviglioso cervello, immaginando che anche la casa funzioni un po’ come un essere vivente, ossia che per far posto al nuovo occorre liberarsi del vecchio? Secondo alcuni studi, l’80% di ciò che abbiamo in casa NON CI SERVE! quindi sarebbe possibile liberarci fino a tre quarti di ciò che possediamo!

Perché svuotare la casa?

Il Vastupurushamandala
Secondo il Vastu (clicca qui per saperne di più e come lo applico nelle abitazioni) l’abitazione è un centro direttore della nostra vita. Dal suo grado di funzionamento armonico dipende la qualità della nostra vita e quindi, nel medio e lungo termine, il nostro destino.

Alleggerire la casa e la vita

Lo space clearing è un argomento che riscuote molto interesse, non a caso l’ho incluso sia nel corso Abitare l ‘Armonia sia nell’ultimo incontro del percorso RIPRENDI IL TUO SPAZIO, che si terrà il 14 maggio prossimo.
Cosa ho notato nell’indurre le persone fare ordine in casa?
Che per alcuni di noi è molto faticoso liberarci delle cose non più utili, specialmente quelle che ci ricordano relazioni non ancora risolte. Il messaggio che darei a queste persone e che, con la giusta metodologia e approccio, è possibile affrontare qualsiasi cosa.
Ma vediamo come fare per liberare la casa.

Tecnica avanzata per liberare la casa

Partendo dalla tecnica già esposta nel post Più cose possiedi, più sei posseduto, voglio approfondire l’argomento dandoti ulteriori spunti che puoi applicare nella tua casa sin da subito.
Si tratta di valutare, per ogni oggetto:
– se può rimanere
–  o se deve uscire della casa.
Per farlo utilizzeremo questi criteri;: 
a) se nell’ultimo anno non lo hai usato c’è un elevata possibilità che non ti serva; se non lo usi da più di due anni questa probabilità è una certezza.
b) ciò che ritieni di usare ancora (o che attualmente utilizzi quotidianamente) lo puoi lasciare!
c) quando operi sulla casa, fallo su una stanza alla volta.
d) se ci sono resistenze da parte dei tuoi famigliari o conviventi, intervieni sulla parte di tua pertinenza (es. il tuo studio o la tua parte dell’armadio).
e) nel decidere che cosa farai di ogni oggetto fai queste domande di valutazione:
Mi serve davvero?
Mi rappresenta?”
È in risonanza con a vita che desidero per me?
e poi:
Può ancora servire a qualcun altro?
Concretamente, di cosa ti dovrai disfare?
– delle cose che non usi e non ami più,
– di ciò che ti ricorda o rappresenta persone e situazioni alle quali non sei più essere legato;
– delle cose rotte e inservibili.
Inoltre troverai un posto per gli oggetti che deciderai di recuperare o che stanno sempre tra i piedi.
f) alla fine di questo sforzo gratificati (cucinando qualcosa di buono o facendo una piccola festa con le persone con cui vivi!)

Ecco le istruzioni.

Si tratta di preparare quattro contenitori (scatoloni o altro):
1) Spazzatura. Puoi riporre qui le cose che:
– sono rotte e non più riparabili
– che non ti si adattano più in alcun modo
– che non servono più a nessuno.
Esempi: appunti su pezzi di carta, opuscoli, vecchi documenti, indumenti che non metti da più di due o tre anni, rotti, o che sono due o tre taglie più grandi o più piccole della tua attuale!]
2) Da Reimpiegare. In un secondo contenitore metti le cose che vorresti nuovamente utilizzare, ma per fare questo devi porre per ciascun oggetto le domande di valutazione di cui sopra. Noterai probabilmente un cambiamento nel modo in cui guarderai ciò che ritieni di usare ancora: con un occhio più critico o “più aperto”.
– Per ogni oggetto che passi in esame decidi dove riporlo nel tuo ambiente, dedicandogli uno spazio apposito.
– Gli oggetti che hanno passato i due anni, in caso siano ancora utilizzabili, puoi regalarli;
– Infine porta a riparare ciò che si può aggiustare.
3) Da Regalare. Metti in un terzo scatolone quegli oggetti che non ti servono più ma che possono essere utilizzati da qualcun altro. Decidi se regalarli direttamente a qualche amico o parente oppure se destinarlo alla collettività in questo modo:
vestiti: contenitori di vestiti usati
libri: book sharing in biblioteca o presso le scuole.
– oggetti: puoi venderli (online o a qualche mercatino dell’usato).
Quando lo scatolone “Da Regalare” è pieno fai un elenco scritto di amici o di luoghi a cui destinare gli oggetti, e contattali (puoi mandare subito dei messaggi ai tuoi conoscenti per concordare il ritiro, magari anche prendendo un caffè e facendo due chiacchiere).
Puoi riporre gli oggetti per una stessa destinazione in contenitori per le diverse destinazioni, ma ricordati di portali via dalla tua casa.
4) Da Valutare. Ci sarà anche un quarto scatolone per quegli oggetti su cui hai un dubbio “sopravvissuto” alle domande di valutazione di cui sotto, mettilo in un quarto scatolone scrivendo la data. Se, passato un anno, gli oggetti sono ancora lì, possono essere trasferiti in uno dei tre contenitori (“Da Reimpiegare” o “Da Regalare”). Già armati di questi quattro semplici criteri (Spazzatura, Da Reimpiegare, Da Regalare, Da Valutare ) è possibile operare in casa una vera e propria rivoluzione.

Liberarsi è dura ma conviene

So che si tratta di un processo molto complesso, ma con queste semplici indicazioni puoi già cominciare ad affrontare la tua casa. Potrebbe succederti di partire con le tue migliori intenzioni, ma di avere poi delle difficoltà.
Perché?
Perché il tuo rapporto con la casa è intessuto di complessi risvolti relazionali, e quindi occorrono strumenti e un appoggio costante, come quelli che insegno nei miei corsi, come RIPRENDI IL TUO SPAZIO.
Il senso dell’operazione è quello di eliminare i “residui tossici” del passato per alleggerirci nel percorso aprendoci al futuro. Se la casa e la rappresentazione dell’inconscio, questa pulizia riguarda le aree della nostra vita che dipendono da questa parte più nascosta.
Ricorda che si tratta di un lavoro impegnativo. Sperimenterai probabilmente molte resistenze nel farlo e più di un momento di dubbio. Prosegui con la chiara intenzione, ma anche il vivo desiderio, di migliorare la tua situazione.
I ricercatori della University of Toronto, autori della ricerca che ho citato, pubblicata sulla rivista Neuron, sottolineano che i loro risultati definiscono la memoria, non più come la capacità di conservare il maggior numero di nozioni nel tempo, ma come l’abilità di saper dimenticare le cose superflue. Dimenticare ricordi inutili (e per noi buttare via dalla casa “inutili” memorie”) serve infatti a fare spazio a nuove memorie più importanti, che ci possono aiutare a prendere decisioni in modo più consapevole.
Sii grato a te per questo sforzo che, vedrai, ti stupirà per i risultati che otterrai sulla tua vita!

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